Il Sindaco di Modugno, Mimmo Gatti, interviene tramite la sua pagina Facebook sulla questione della manifestazione "Riscopriamo Lama Misciano…in bici"…
“RISCOPRIAMO LAMA MISCIANO….IN BICI” – Una occasione per visitare i tesori di lama Misciano ed una occasione per alcuni utili idioti per fare polemiche con notevoli punte di codardia.
Si è svolta oggi 14 ottobre la manifestazione “Riscopriamo lama Misciano…in bici”.
C’è stata l’occasione per far sì che diversi modugnesi potessero vedere da vicino le bellezze artistiche e paesaggistiche che in quella zona sono allocate. Di questo ne sono contento e, pertanto, ringrazio quanti con spirito sano hanno contribuito ad organizzare l’iniziativa.
Ma leggo articoli di stampa e svariati comunicati con cui si accusa l’Amministrazione Comunale di essersi disinteressata dell’iniziativa. Niente di più falso ed ipocrita!
Anzi l’iniziativa è stata resa possibile proprio grazie all’attenzione e al contributo che questa Amministrazione Comunale ha riposto, ponendo riparo alla superficialità di qualche utile idiota.
Un po’ di storia di questi giorni non fa male.
L’iniziativa parte da una proposta dell’associazione “Giovani Menti Attive” ed è condivisa successivamente dalla consulta delle associazioni per l’ambiente istituita, è bene ricordarlo, per volontà dell’Amministrazione Comunale.
L’Amministrazione Comunale sposando lo spirito dell’iniziativa ha effettuato un primo sopralluogo sulla zona interessata il giorno 19 settembre; il sopralluogo è stato eseguito dal Sindaco in prima persona, da una rappresentanza dei vigili urbani e da un rappresentante dell’associazione prima citata. Dal sopralluogo (con somma sorpresa da parte del rappresentante dell’associazione) erano emerse da subito alcune criticità: tombini a cielo aperto al centro di alcune strade ricadenti in competenza dell’ASI e interessate dal transito delle biciclette, pozzo d'acqua a cielo aperto nelle immediate vicinanza dell’area del “frantoio rosso”, assoluta inacessibilità al frantoio, attraversamento di poderi privati senza avere preventivamente ottenuto il regolare permesso dai proprietari (…e un proprietario in particolare aveva già allertato i Carabinieri di questa evenienza).
E per dirla tutta erano emerse anche altre criticità (se vogliamo di secondo piano) circa la possibilità di parcheggiare le bici in uno spiazzo ricadente in territorio di Bitonto e per le quali si chiedeva che fossero i vigili a “fare da guardia” (pur in presenza di difetti di competenza essendo in territorio non di Modugno), la necessità (nel caso fosse stato il Comune ad organizzare) di una assicurazione per ogni partecipante per eventuali incidenti (in quanto accade spesso che in queste occasioni si trova sempre qualche “cretino” in cerca di speculazione contro il Comune ..… basti pensare che qualcuno si è preso la briga persino di andare a depositare la carcassa di un cavallo il giorno prima della manifestazione……), pulizia da sterpaglie spinose, ecc…
Tutto è stato comunicato in una riunione datata 25 settembre in cui erano presenti mezza giunta comunale e i rappresentanti delle associazioni. Tutti in quella occasione sono stati concordi sulla necessità di modificare il percorso ipotizzato sulla carta e che “dal vivo” non era attuabile.
L’Amministrazione ha manifestato in quella occasione la propria difficoltà a “poter mettere tutto a posto in appena 10 giorni”; al contempo si impegnava (come ha fatto!) a dare tutto il supporto necessario.
Detta riunione si era sciolta con l’impegno da parte delle associazioni di comunicare immediatamente il nuovo percorso a farsi, di verificare presso l’Asi la proprietà delle aree, di predisporre materiale divulgativo della manifestazione e modelli di adesione.
L’amministrazione si era impegnata a mettere a disposizione i gazebo in piazza Sedile per raccogliere le iscrizioni (come ha fatto!), a far guidare la carovana delle bici dai vigili urbani (come ha fatto!), a prendere contatti con l’ASI (come ha fatto!) per risolvere il problema dei tombini a cielo aperto, a cercare un coordinamento anche con i Comuni limitrofi (Bitonto in particolare). Aveva auspicato l’utilizzo dei caschi almeno da parte dei bambini (cosa che almeno in parte è stata recepita).
Così ci si era “lasciati”.
Poi improvvisamente ed unilateralmente gli organizzatori hanno deciso di spostare la data al 14 ottobre (rispetto a quella prevista del 7 ottobre). E ci sono voluti diversi solleciti e telefonate per avere finalmente notizia soltanto in data mercoledì 10 ottobre che il nuovo percorso era stato predisposto, proposto e inoltrato all’Amministrazione Comunale. Quasi che questa fosse una cosa di secondo piano ai fini della sicurezza!
Cosa ci veniva risposto di fronte ai dubbi relativi alla sicurezza?
“Intorno ai tombini scoperti ci mettiamo un po’ di nastro rosso”, e intorno a qualche pozzetto magari ricolmo di acqua “ci mettiamo di guardia un volontario della protezione civile (dando per scontato che ci fosse…)”. Insomma della serie: “cosa ce ne frega della sicurezza e cosa ci frega se qualcuno ci casca dentro!”
Roba che mi ha fatto rabbrividire!
Negli ultimissimi giorni, mentre si faceva polemica, frequenti sono stati i sopralluoghi da parte dell’assessore della polizia municipale, dei vigili e dei tecnici dell’ASI per mettere in sicurezza i luoghi rimasti. E soltanto nelle ultimissime ore siamo riusciti a farlo (grazie anche all'ASI) e si sono potute accertare le “condizioni minime di sicurezza” per la realizzazione dell'evento.
C’è stato il serio rischio che fossi costretto a vietare la manifestazione. Figuriamoci, perciò, se nei giorni precedenti l’Amministrazione poteva permettersi di divulgare l’iniziativa!
Meno male che tutto è filato liscio senza inconvenienti. Non vi nascondo che sono stato in ansia per i partecipanti.
Resta il ricordo di una bella giornata per alcuni modugnesi e dello spirito sano con cui alcuni organizzatori si sono posti nei confronti dell’iniziativa; ma anche della certezza dell’esistenza di qualche utile idiota superficiale che non perde tempo e occasione per seminare malessere in città con notevoli punte di codardia!
fonte: pagina facebook Mimmo Gatti