Arriva per la Puglia il via libera a sagre, feste popolari e fiere. Lo svolgimento delle manifestazioni è consentito ufficialmente a partire da domani, venerdì 3 luglio.
Il presidente della Regione, Michele Emiliano, ha firmato l’ordinanza contenente le linee guida con le misure ritenute idonee a prevenire il rischio di contagio da Covid.
“È auspicabile – nell’ordinanza viene scritto – al fine di limitare l’afflusso eccessivo di pubblico, con conseguente difficoltà a far rispettare le norme anti-assembramento, la stesura di un calendario a livello provinciale che preveda lo svolgimento di più eventi spalmati su tutto il periodo estivo con la presenza contemporanea, nei Comuni di ciascuna Provincia, di manifestazioni analoghe che permettano di distribuire la stessa popolazione su un territorio più vasto evitando che, il giorno dell’evento, cittadini di diversi comuni limitrofi si ammassino in un unico centro”.
“In tutte le attività e le rispettive fasi di svolgimento devono essere messe in atto misure che favoriscano il distanziamento interpersonale. Garantire percorsi di accesso regolamentati, anche mediante segnaletica a terra, in funzione degli spazi disponibili, differenziando, ove possibile, i percorsi di entrata e di uscita, facendo particolare attenzione a non creare assembramenti e ingorghi nei flussi di persone. Approntare un numero adeguato di botteghini per la distribuzione di scontrini-acquisto per evitare code ed assembramenti con la postazione dedicata alla reception e alla cassa che può essere dotata di barriere fisiche come schermi in plexiglass, ma favorire, in ogni caso, la modalità di pagamento elettronico e gestione delle prenotazioni online”.
“Adottare, laddove possibile, sistemi elimina-code per la distribuzione di cibo e bevande. Assicurare ampia disponibilità e accessibilità a idonei sistemi per la disinfezione delle mani, in particolare nei punti di ingresso, di pagamento e di consumazione di cibo e bevande. Garantire la frequente pulizia e disinfezione di tutti gli ambienti, attrezzature e locali, con particolare attenzione alle aree comuni e alle superfici toccate con maggiore frequenza. E predisporre un’adeguata informazione sulle misure di prevenzione, comprensibile anche per i clienti di altra nazionalità, sia mediante l’ausilio di apposita segnaletica sia ricorrendo a eventuale personale addetto. Promuovendo l’uso della app Immuni”.
“I Comuni, nell’esercizio delle proprie competenze, dovranno prevedere idonee misure logistiche, organizzative e di presidio per garantire accessi scaglionati in relazione agli spazi disponibili per evitare il sovraffollamento dell’area e favorire il distanziamento interpersonale. Operatori e visitatori devono indossare la mascherina a protezione delle vie aeree ogniqualvolta non sia possibile garantire il mantenimento della distanza di sicurezza. Sono esclusi da tale obbligo i bambini di età inferiore a 6 anni, i soggetti con disabilità non compatibili con l’uso continuativo della mascherina e i soggetti che interagiscono con i predetti”.
“Al fine di assicurare il distanziamento interpersonale potranno altresì essere valutate ulteriori misure – raccomanda infine l’ordinanza – Quali corsie e percorsi a senso unico. Il posizionamento di segnaletica orizzontale e verticale nelle zone prossimali ai singoli banchi e strutture di vendita per favorire il rispetto del distanziamento. Maggiore distanziamento dei posteggi. Individuazione di un’area di rispetto per ogni posteggio in cui limitare la concentrazione massima di clienti compresenti, nel rispetto della distanza interpersonale di un metro. Nel caso di acquisti con scelta in autonomia e manipolazione del prodotto da parte del cliente, dovrà essere resa obbligatoria la disinfezione delle mani prima della manipolazione della merce. In alternativa, dovranno essere messi a disposizione della clientela guanti monouso da utilizzare obbligatoriamente”.
Per la distribuzione dei tavoli per la consumazione di cibo, invece, valgono le regole previste per la ristorazione: permesso ai gruppi di conviventi di sedere allo stesso tavolo e di mantenere una distanza minima di 1 metro fra avventori seduti a tavoli differenti.